I veri esperti, chi ormai utilizza da tempo la sigaretta elettronica, chi la produce e chi la commercializza, tutti concordano su un dato di fatto: l’atomizzatore è l’anima della sigaretta elettronica.
Quando si dice che “la sigaretta elettronica è figlia della tecnologia” non lo si dice tanto per dire, questa affermazione rappresenta un dato di fatto, rappresenta la ricetta della sigaretta elettronica. L’ingrediente principale di questa ricetta a base di tecnologia e innovazione si chiama atomizzatore.
L’atomizzatore concretizza la teoria trasformando il liquido aromatizzato in vapore, non per magia ma per tecnologia. Ma non basta, dall’atomizzatore dipende il sapore e il tanto decantato “colpo in gola”, quel pizzico che segue la svapata, molto più apprezzato quanto più simile a quello della classica sigaretta. In altre parole no atomizzatore no sigaretta elettronica.
Atomizzatore sigaretta elettronica: come funziona
L’atomizzatore ha un suo preciso ciclo di operazioni da seguire prima del funzionamento vero e proprio. Si comincia con il riempirlo del liquido aromatizzato prescelto che, poi, grazie ad una resistenza contenuta all’interno dell’atomizzatore stesso si surriscalda, mediante l’energia di una batteria, arrivando ad oltre 100°C, vaporizzando, così, gli elementi di cui è costituito il liquido.
Esistono vari modelli di atomizzatori, basati soprattutto sulla quantità di liquido che riescono a contenere. Gli atomizzatori vanno da un minimo di 1,6 ml fino a 2,0 ml che tradotti in tiri sono più o meno dai 400 ai 600.
La manutenzione e la pulizia dell’atomizzatore per sigarette elettroniche
Avendo chiaro il concetto che l’atomizzatore è il cuore pulsante della sigaretta elettronica sarà altrettanto chiaro che essendone il fulcro sarà senza alcun dubbio la parte più delicata e più esposta all’usura. A questo proposito è indispensabile avere minime nozioni su come e quando pulire l’atomizzatore della sigaretta elettronica.
Per una maggiore vita dell’atomizzatore si consiglia una pulizia settimanale e i metodi utilizzati sono vari, alcuni consigliano di immergerlo in un bicchiere d’acqua e pastiglie usate per la pulizia di apparecchi ortodontici per un tempo limitato, altri consigliano la coca cola senza zucchero.
Altra soluzione, molto più schematica, si basa sulla regola che “un buon atomizzatore per funzionare al meglio deve essere super impregnato”. A questo proposito l’idea è quella di utilizzare una boccetta di liquido da 30/50 ml in cui si immerge l’atomizzatore (questo liquido sarà usato solo e soltanto per questa operazione) e si lascia a mollo per minimo 12 ore.
Nel caso in cui l’atomizzatore cominci dopo qualche svapata a fare dei capricci si potrà immergere in una ciotola da microonde piena d’acqua e lasciarlo “cuocere” alla massima temperatura per 5 min. Dopo averlo fatto raffreddare, si sciacqua e si mette a mollo nel liquido, come descritto sopra. A questo punto si avrà la certezza di aver effettuato una profonda pulizia.