




La sigaretta elettronica è l’ennesima stronzata una geniale soluzione per smettere di (o iniziare a) fumare in modo sano e divertente. La sigaretta elettronica è bella e variopinta. La si trova in varie forme, raramente anche a forma di sigaretta. Con la sigaretta elettronica puoi fumare centinaia di aromi diversi, tranne quello di sigaretta. Da oggi il fumatore reietto e emarginato potrà tornare fieramente a sbuffare nei luoghi pubblici. Niente paura, però: la sigaretta elettronica non trasformerà il tuo bar in una camera a gas. Al massimo in un bagno turco.
Come è fatta? [modifica]
È un tubo. A seconda del modello si può scegliere tra differenti soluzioni:
- Modello costoso – Atomizzatore: questo è il modello Extra-lusso, è dotato di un sistema miniaturizzato di atomizzatore ultrasonico a piastrina che produce il tipico fumo a fusione fredda. La forma è sottile ed elegante, realizzata in fine porcellana bavarese che imita perfettamente la trama della carta di sigaretta. All’estremità una serie di AMOLED rossi emulano la tremolante combustione della brace, mentre un servo-motore accorcia lentamente il tubo imitando la sigaretta che si consuma ed emettendo volute di simil-fumo generato da un serbatoio secondario. Tutto il meccanismo è attivato e ricaricato con una semplice boccata. Unico problema: lo smaltimento delle scorie radioattive.
Costo: non riuscireste ad ammortizzare il costo delle sigarette acquistate sino alla metastasi del vostro tumore ai polmoni. Morendo spenderete molto meno.

- Modello medio-borghese – Cartomizzatore: dal nome si direbbe un oggetto fantascientifico, invece è una cagata. Trattasi di un piccolo bruciatore che scalda il liquido. Azionando un pulsante illuminato da un ridicolo led azzurro intermittente uno spruzzino vaporizza una dose nei polmoni. Essendo il meccanismo piuttosto ingombrante è racchiuso in una specie di silos metallico dai colori sgargianti delle dimensioni di 15 cm per 5 di diametro. Misteriosamente gli è stato applicato anche un grossolano fermaglio che la fa somigliare a una enorme stilografica che non potrebbe essere contenuta in nessun taschino umano.
Costo: nonostante il prezzo sia abbordabile (60/70 €) lo si vede raramente poiché i possessori preferiscono fumare rinchiusi in cesso per non farsi sbeffeggiate dagli amici.
- Modello economico – Cartonizzatore. Semplice quanto geniale. Realizzato in cartoncino blister leggero e sottile, è sicuramente il più realistico dei modelli. Si ricarica con una sigaretta.
Costo: una sigaretta.
La cartuccia [modifica]
La cartuccia è il centro vitale della sigaretta elettronica, il suo cuore. Scegliere l’aroma è decisivo per coltivare questa emozionante
esperienza. Fortunatamente si trovano in commercio ogni sorta di gusti immaginabili, partendo dal mistico mandorlo d’inverno fino ad arrivare alla decisa spuma dichiavica. Il liquido vischioso contenuto nella cartuccia è composto da acqua, profumo, glicole propilenico e dosi variabili di nicotina che vanno dal semplice vapore acqueo aromatizzato (7 €) ai 3.3 mg per grandi fumatori (sempre 7). Non mancano sapori esotici come il gusto marijuana (170 €).
Il contenuto della ricarica è innocuo se inalato dalla bocca, dannoso se inalato dal naso o dall’ano. L’ingestione provoca la morte di un parente stretto. Inalare l’intero contenuto di una cartuccia in pochi minuti priva temporaneamente il fumatore della capacità di mettersi le dita nel naso e di giocare a video poker nudo.
Particolare attenzione va prestata alla ricarica della cartuccia. L’operazione va svolta solo da personale specializzato all’interno di apposite strutture. Il liquido va maneggiato con estrema cautela calzando guanti chirurgici. In caso di contatto con la pelle o gli occhi lavarsi con abbondante trielina e consultare un oroscopo.
Risvolti sociologici [modifica]
Qua e là negli ambienti pubblici fanno di nuovo capolino sbuffi di fumo ai quali si era persa l’abitudine. Finita la cena al ristorante, nei supermercati, alcinema si vede il tizio di turno afferrare un’enorme stilografica appesa al collo, svitarne il cappuccio e infilarsi in bocca il pennino. Dopodiché preme un pulsante luminoso, si accende una serie di led azzurrini e si sente un debole gorgoglio. Un dolce aroma di cannella e mango si diffonde nell’aere. Qualche vecchietto si lamenta.






L’esplosione di vendite a livello planetario non poteva passare inosservata agli occhi del sempre vigile popolo dei quattordicenni che già si aggirano per i licei pippando felici i suddetti devices creati (si dice) proprio per smettere di fumare. All’uscita delle discoteche i giovani escono bagnati fradici e appiccicosi dopo l’esposizione ai vapori condensati delle centinaia di sigarette elettroniche.
Escono prontamente modelli riadattati per fumare ogni genere di combustibile, dalle droghe al pellet.
Le grandi multinazionali del tabacco come la Nazionali senza filtro®, la potentissima Monopolio di Stato® e il colosso Il fumo invecchia la pelle® hanno adottato contromisure per arginare le ingenti perdite. Le massive campagne di diffamazione messe in atto contro il dilagante fenomeno della sigaretta elettronica non sembrano arrestare l’avanzata nemica. Chi vincerà la sfida? Chi saprà cavalcare la tigre? Chi sarà il primo a prendere una sigaretta elettronica e infilarsela nel culo?

